Nel 1872 un piccolo imprenditore degli Stati Uniti divenne famoso per la reazione di quello che sarebbe stato uno degli strumenti più utilizzati nel settore del marketing: Montgomery Ward realizzò per la prima volta un catalogo.
Già allora, l’utilità del catalogo per la comunicazione aziendale fu evidente.
Il signor Ward raccolse e inserì all’interno di un unico foglio tutti quelli che erano i suoi prodotti, realizzando così il primo di una lunga serie di cataloghi aziendale.
Ward realizzò un elenco della merce che il suo negozio vendeva. Una volta realizzato quello che poi sarebbe diventato il suo catalogo, lo spedì ai suoi consumatori vicini e lontani.
È grazie a tutto ciò che Montgomery Ward tutt’oggi può vantare una grande catena nell’industria statunitense, quell’intuizione gli permise di scoprire e accertare l’utilità del catalogo per la comunicazione aziendale.
Da quel giorno e da quella prima realizzazione ci fu il boom dei cataloghi aziendali.
Volendo riportare questa storia ai giorni nostri, potremmo dire che non basta più avere un catalogo come un altro, la concorrenza è molta ma un catalogo di successo può fare la differenza.
È il caso, ad esempio, del catalogo Ikea: atteso di anno in anno, si è affermato nel tempo come un catalogo da collezione grazie alla cura dell’azienda svedese. La realizzazione di questo catalogo vanta, infatti, concept sempre originali e di tendenza.
Abbiamo appurato che i catalogo sono gli strumenti di marketing più diffusi e richiesti dalle aziende, vediamo ora nello specifico cosa possono apportare a ogni attività.
Non è per forza detto che un catalogo di grandi dimensioni richieda uno sforzo maggiore o uno di piccole dimensioni ne richieda uno minore. Il tutto sta nel giusto equilibrio individuabile tra contenuto testuale e visuale.
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