Quali caratteristiche deve possedere un logo
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Ogni azienda ha il proprio logo, o almeno lo dovrebbe avere. E questo vale anche se sei un libero professionista. Non ti devi però accontentare di un logo qualsiasi, tanto per dire di averlo: esso è fondamentale per la tua immagine. Vediamo allora insieme quali sono le caratteristiche che deve assolutamente avere.
Che cos’è il logo
Prima di tutto, però, è bene definire cos’è il logo. Il logo è, secondo la definizione di Philip Kotler e A. Waldemar, “l’aspetto grafico della marca o del nome dell’azienda”. È questo a rendere immediatamente riconoscibile da parte dei consumatori un’azienda e a differenziarla dai competitor.
Come si costruisce un logo
La costruzione di un logo non è semplicemente un’attività grafica, come potresti essere portato a pensare, ma l’ultimo passaggio di un insieme di attività.
Prima di tutto bisogna individuare la vision e la mission aziendale e quelle che sono le informazioni che si vogliono trasmettere attraverso il proprio marchio. Poi è necessario eseguire un’analisi di marketing per individuare e studiare le aziende concorrenti: qual è il messaggio che trasmettono? Come viene trasmesso attraverso il loro logo? Quali sono i loro punti di forza? E quelli deboli?
Attenzione non solo alla concorrenza ma anche al proprio utente, per capire qual è la forma comunicativa che più si addice a lui.
Solo a questo punto si può individuare la palette colori, lo stile e creare le bozze dei possibili loghi, che poi devono essere testate per scegliere il logo definitivo.
I 5 tipi di logo
Non c’è un unico tipo di logo, ma questi possono essere divisi in diversi raggruppamenti:
- Iconico - Pittogramma: è rappresentato da un elemento visivo. Pensa alla conchiglia giallorossa della Shell, al baffo di Nike o alla mela di Apple.
- Testuale: è il nome dell’azienda (logotipo) o la sua abbreviazione (acronimo) rappresentato con lettere artistiche. Pensa a Coca-Cola e al settimanale statunitense TIME per i logotipi oppure a IBM (International Business Machines Corporation) per gli acronimi.
- Monogramma: ancora lettere a formare il logo, ma questa volta si utilizza soltanto la prima lettera del marchio. Pensa al logo di Chanel costituito da due C e a quello di Gucci costituito da due G.
- Combinato: unisce il pittogramma con il testuale. Pensa al logo del WWF con la scritta e l’immagine del panda gigante o a quello di Adidas con la scritta e l’immagine stilizzata di una montagna.
- Emblema: combinazione di elementi visivi in cui la scritta è contenuta all’interno di un simbolo. Pensa ai loghi di Starbucks e di Burger King o a quelli della Harley Davidson e della Porsche.
Le 5 caratteristiche che non possono mancare
Ma nel realizzare il logo la grande domanda è: “Cosa lo rende d’effetto, facilmente riconoscibile e in grado di fare la differenza rispetto a quello dei concorrenti?”. Se non è possibile dare una risposta certa, è possibile però individuare cinque caratteristiche che contribuiscono al raggiungimento dell’obiettivo.
Il logo deve essere:
- Semplice: spesso vediamo il logo soltanto per pochi secondi, quindi è importante riuscire a memorizzarlo facilmente: proprio per questo deve essere immediatamente riconoscibile e non troppo ricco di dettagli. Può essere un’immagine ma anche una scritta. Semplice, comunque, non significa banale. Pensa, ad esempio, ai loghi di Nike e Apple.
- Significativo: grande attenzione deve essere data anche ai colori scelti e ai font utilizzati, perché con questi è possibile fornire maggiori informazioni sull’azienda in quanto la loro scelta non è neutra ma rimanda a una lettura psicologica.
Così i colori caldi (giallo, arancione, rosso) sono stimolanti e positivi, ma vengono anche associati all’irruenza; i colori freddi (verde, azzurro) e le tonalità pastello sono rassicuranti e ispirano fiducia.
Per i font i Serif vengono associati a tradizione, rispettabilità, comfort, affidabilità; i Sans Serif a pulizia, stabilità, modernità, efficacia; i Calligrafici a creatività, romanticismo, amichevolezza, eleganza; i Moderni a stile, leggerezza, forza, simpatia.
- Incisivo: come già detto, il logo si deve far ricordare subito e per questo deve creare un impatto immediato nella mente del consumatore. Questo si ottiene con un equilibrio tra parte visiva e parte testuale, a cui si affianca la sua originalità.
- Intramontabile: nella realizzazione del logo bisogna anche considerare che durerà per molto tempo e sarà alla base anche delle successive revisioni. Per questo è bene studiare un logo che non segua le mode, ma la cui forza espressiva non diminuisca con il passare del tempo.
- Versatile: il logo deve essere adatto ai vari canali di comunicazione (sito web, social media, cartellonistica, brochure) e deve perciò mantenere la sua nitidezza e leggibilità sia quando si rimpicciolisce sia quando si ingrandisce. Accanto alla versione a colori è sempre bene verificare come risulta anche quella in bianco e nero, che deve essere altrettanto impattante e nitida.
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