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Ultimate Grey (Pantone 17-5104) e Illuminating (giallo “ottimista”, Pantone 13-0647) sono i colori dell'anno 2021. Due nuance al posto di una sola, come era successo soltanto nel 2016 con Rose Quartz (Pantone 13-1520) e Serenity (Pantone 15-3913). Una scelta quella per il 2021 dettata dal particolare momento storico, caratterizzato dalla pandemia Covid19. “La selezione di due colori indipendenti evidenzia come diversi elementi si uniscono per esprimere un messaggio di forza e speranza che è allo stesso tempo durevole ed edificante - ha spiegato Leatrice Eiseman (direttore esecutivo del Pantone Color Institute) al momento dell’annuncio -. Pratica e solida come una roccia ma allo stesso tempo calda e ottimista, questa è una combinazione di colori che ci dà resilienza e speranza”.
È proprio il colore dell’anno ad aver reso noto anche al grande pubblico i colori Pantone. Il primo “Color of the Year” risale al 2000 ed era il Cerulean (Pantone 15-4020).
La scelta viene fatta dal Pantone Color Institute dopo un’attenta analisi delle tendenze all’interno del mondo del cinema e dell’industria dell’intrattenimento, nel mondo dell’arte e della moda, nel design, nei social media. E ancora, osservando destinazioni di viaggio, stili di vita ed eventi sportivi.
I colori Pantone nascono negli anni Cinquanta quando la Pantone LLC - una tipografia del New Jersey specializzata in cartelle colori per l’industria cosmetica, della moda e medica – comprende l’esigenza di definire esattamente i colori per poter comunicare senza equivoci tra addetti ai lavori. Così nel 1963 esce la prima guida Pantone, che comprendeva 10 colori.
Pur non essendo l’unico tentativo di standardizzazione dei colori, nel corso degli anni il Pantone Matching System è diventato il più importante sistema di riferimento internazionale.
I colori Pantone si dividono in tre gruppi, ognuno dei quali è racchiuso in una specifica mazzetta: colori base, colori pastello e fluorescenti, colori metallici.
I colori Pantone sono indicati da un codice arbitrario che è composto da due campi: la prima parte è un numero a due cifre che indica la famiglia di appartenenza, la seconda che indica la tonalità.
Nella stampa i colori Pantone non sono riproducibili in quadricromia (CMYK) ma richiedono una quinta lastra con una vernice specifica per il colore Pantone in questione. Questo da un lato ha lo svantaggio di alzare i costi di stampa, ma ha il vantaggio di riprodurre esattamente il colore che si desidera. Non tutti i colori, tra l’altro, possono essere riprodotti con il sistema CYMK: un esempio è il color oro.
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